Facebook A/B test: che cos’è e a cosa serve?

Un'immagine che illustra come funziona un a/b test

Migliorare le performance delle tue inserzioni può rivelarsi più semplice di quanto credi, grazie a un semplice test chiamato split testing o Facebook A/B test. Questa procedura permette di  testare diverse versioni del tuo messaggio, sia a livello grafico che a livello testuale, per capire quale è la preferita dal tuo target di riferimento.

L’A/B test consiste infatti nel mettere a confronto due elementi specifici, al fine di capire quale generi risultati migliori e possa essere applicato a qualsiasi strumento di marketing, dalle newsletter alle landing page, dai titoli del blog alle inserzioni Facebook Ads.

Il Facebook A/B test ha il vantaggio di essere veloce, semplice, automatico, economico e di generare miglioramenti importanti a livello di efficacia e, quindi, di conversioni.

Vediamo insieme come.

1. Come impostare il tuo A/B test

La logica che sta dietro a un A/B test è l’aspetto più importante, in quanto consente di dare una base rigorosa e attendibile al test e quindi di ottenere risultati plausibili.

Gli step da seguire sono i seguenti:

  • Stabilire un’ipotesi: bisogna infatti sapere quale risultato desideriamo, per stabilire quanto devono essere grandi i gruppi a cui mostrare l’inserzione;
  • Creare le varianti: intervenire sull’inserzione a livello di colori, grafiche, testo, posizionamento degli elementi;
  • Stabilire l’obiettivo in base allo storico, se lo si ha: il valore prescelto come obiettivo deve essere realistico e, possibilmente, aderente a quanto ottenuto in passato con inserzioni simili;
  • Stabilire il target a cui mostrare l’inserzione: il campione di persone a cui mostrare le diverse varianti dell’inserzione deve rispondere a una serie di requisiti, come casualità e omogeneità;
  • Affinché lo split test sia affidabile, ogni inserzione che stiamo testando dovrà generare un quantitativo minimo di dati.

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2. Quali elementi di un’inserzione testare

È fondamentale lavorare per priorità e selezionare gli elementi più importanti da testare, per avere risultati rapidi.

Gli elementi da testare in un’inserzione Facebook sono potenzialmente…tutti! Per esempio:

  • Ads Design: immagine, titolo, testo, posizionamento
  • Ads Targeting: Paese, genere, interessi, età, custom audiences

Si potrà poi intervenire migliorando elementi minori all’interno della combinazione vincente.

3. Quali sono le metriche che determinano il successo

Prima di lanciare l’A/B test è fondamentale decidere in base a quali parametri l’esperimento sarà vincente o meno.

Facebook offre tantissime metriche: CTR, Clicks, Spent, CPC, Cost per Conversion, Conversion Rate…

L’ideale è scegliere un’unica metrica per valutare i propri split test e per la maggior parte delle campagne: il Costo per Conversione può essere quella più indicata, in quanto influisce maggiormente sulla crescita della propria attività.

4. Come ottimizzare la campagna in base ai risultati ottenuti

L’obiettivo dell’A/B test è ottimizzare le campagne e quindi ottenere risultati migliori, spendendo meno. Prima di impostare i nostri split test dobbiamo essere sicuri di avere abbastanza budget, dopodiché bisogna attendere di ottenere un numero attendibile di risultati.

Quando si arriva alla soluzione e si individua, cioè, l’inserzione che performa di più, si possono adottare diverse strategie:

  • Mettere in pausa le inserzioni che performano meno;
  • Redistribuire il budget, invece di interrompere completamente le inserzioni meno performanti;
  • Scegliere i risultati migliori e creare una nuova campagna: se abbiamo testato sia creatività che target, è possibile scegliere i risultati migliori per ogni test e combinarli in una nuova campagna.

Se rimane un po’ di budget, potremmo impostare una nuova campagna per fare ulteriori A/B test.

L’importante è non smettere mai di testare!

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