Cosa sono e a cosa servono i Micromoments?

Alcuni utenti durante i loro micromoments

Operatori di marketing, venditori di prodotti o servizi, aziende, ecc. hanno di certo molte cose in comune e tra queste la necessità di conoscere approfonditamente il proprio cliente che può manifestare un bisogno in qualunque momento della giornata.

In altri termini cosa vuol dire? Significa considerare che il processo decisionale dell’utente non è un momento unico che nasce e termina in una frazione di secondo, ma che si sviluppa nel tempo in quelli che vengono definiti “micro-moments“.

L’evoluzione dei punti/mezzi di contatto

Di anno in anno, il mobile è sempre diventato il mezzo più utilizzato per navigare online, raccogliere informazioni, fare acquisti, ecc.

Questo ha comportato una variazione sostanziale nel processo d’acquisto, dando la possibilità a chiunque di connettersi in ogni momento della giornata: mentre si va o esce da lavoro, quando ci si trova in negozio, nel tempo libero, la sera davanti alla tv, ecc.

Dobbiamo quindi ricordarci che non è solo l’orario lavorativo il momento in cui possiamo intercettare un cliente, ma potenzialmente qualunque momento della giornata deve portarci a riconsiderare il nostro approccio e la strategia di marketing, rielaborandola sui micromoments.

Grafico che mostra la percentuale globale delle pagine visitate da mobile dal 2009 al 2018
Percentuale globale delle pagine visitate da mobile dal 2009 al 2018 (fonte: https://www.statista.com/statistics/241462/global-mobile-phone-website-traffic-share/)

I 4 Momenti + Moment of Truth

Quando si parla di momenti, si parla di touch point, quindi step di avvicinamento del potenziale cliente al nostro prodotto.

Ma quali sono questi micro-moments?

    1. I want to know moment: l’utente ha un interesse verso qualcosa (prodotto o servizio) e si attiva effettuando una ricerca. Un esempio:
      • meglio dolce o salato
      • auto più economica

      L’utente inizia a vagliare diverse possibilità, non forzatamente entrando nel dettaglio della sua richiesta, ma iniziando un percorso di esplorazione che lo porterà a soddisfare il suo bisogno.

    2. I want to go moment: l’utente è disponibile a compiere un’azione o comunque ha maturato il proprio interesse e vuole finalizzare la soddisfazione del suo bisogno. Il trend degli ultimi anni evidenzia un incremento delle ricerche geolocalizzate. Un esempio:
      • ristorante italiano a Milano centro
      • Offerte auto di seconda mano
    3. I want to do moment: l’utente inizia a cercare ulteriori possibilità di miglioramento del suo bisogno, mettendosi direttamente in gioco per accorciare i tempi di soddisfazione del bisogno. Un esempio:
      • come arrivare al ristorante
      • come scegliere l’auto giusta
    4. I want to buy moment: manca solo l’ultimo passo, l’acquisto vero e proprio, l’azione di chiusura del ciclo. In questo caso, è fondamentale considerare l’importanza della prossimità dei servizi, la velocità del sito, le scelte del pagamento, ecc. per cui l’utente ha bisogno di essere guidato nella scelta. Un esempio:
        • pagare con carta di credito al ristorante
        • Concessionaria Honda vicino

Passati i 4 momenti si arriva infine quindi al Moment of truth ovvero il momento in cui un utente acquista realmente il prodotto o servizio.